Pallhuber e Giacomuzzi vincono la Vecia Ferovia 2010
renino dei record in Val di Fiemme con 1500 bikers al via
Sui 37 km l’altoatesino regola Fruet e Bettelli
Al femminile monologo della trentina con Cerati e Ferrari sul podio
Al via anche Frasnelli, Ghedina e Simoni
Sui “binari” della Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, dove un tempo sbuffava la vecchia locomotiva Mallet, ora sfreccia un treno ad alta velocità. Si tratta di Johann Pallhuber, che conquista la 14.a edizione della gara organizzata dalla Polisportiva Molina in collaborazione con il Südtirol Marathon Team e valida anche come quinta tappa di Trentino MTB, ma inserita pure in altri circuiti come Prestigio, Hill Cup Olympia Italian MTB Awards e Bike Tour delle Vecchie Ferrovie.
Una vittoria meritata quella dell’altoatesino (la prima stagionale), che sui 37 chilometri del percorso non ha avuto rivali. E’ stato praticamente sempre in testa e si è presentato al traguardo di Molina di Fiemme in perfetta solitudine, chiudendo in 1h21’42. E così un altro dei candidati alla vittoria, ovvero il trentino Martino Fruet, reduce dalla sfortunata prova di Coppa del Mondo in Val di Sole (si è ritirato già al primo giro in seguito alla rottura del cambio), si è dovuto “accontentare” di un comunque prestigiosissimo secondo posto, davanti al bresciano Pierluigi Bettelli.
Tra le donne, invece, netta affermazione della padrona di casa Elena Giacomuzzi, che si è lasciata alle spalle Mariangela Cerati e Anna Ferrari, rispettivamente seconda e terza.
Parterre de roi ad Ora, teatro della partenza. Era proprio dal comune altoatesino, infatti, che partiva il vecchio trenino Mallet, che dal 1917 al 1963 collegava la Val d’Adige alla Valle di Fiemme. Oltre alle grandi firme delle ruote grasse, si sono visti anche Gilberto Simoni, invitato dall’associazione “Bambi”, un movimento fiemmese che si prefigge di sostenere, economicamente e moralmente, il paziente e i familiari nell’affrontare le diverse problematiche generate dalle malattie dei bambini, e Kristian Ghedina, entrambi al via fra gli escursionisti, ma anche il fondista Loris Frasnelli. E poi c’erano tutti gli altri bikers, davvero un gran numero, con il comitato organizzatore che era stato costretto a chiudere le iscrizioni dopo aver toccato quota 1.500 (nuovo record della “Vecia”).
Dopo il via dato come al solito da uno “starter” speciale, Francesco Longo di Predazzo, l’ultimo capotreno, la gara si è infiammata in seguito al primo traguardo volante (a Pinzano), che è andato a prenderselo Fruet. Poi è salito in cattedra Pallhuber e non c’è più stata storia. L’altoatesino della Silmax Cannondale Racing, dopo aver tentato un primo allungo assieme ad Antonio Corradini, ha deciso di fare sul serio ed è scappato da solo verso la vittoria. Al GPM di San Lugano, Pallhuber aveva già un buon margine sul trenino degli inseguitori. Al chilometro 30, ad Aguai, sulle tracce del fuggitivo invece sono rimasti solo Schweiggl, Bettelli, Fruet e Pettinà, alla caccia di una disperata, e non riuscita, rimonta.
Con Pallhuber ormai destinato al successo (il suo terzo alla “Vecia” dopo quelli datati 2002 e 2007), i fari si sono spostati sulla lotta per il podio. L’ha spuntata Fruet, che a 150 metri dal traguardo ha piazzato l’acuto decisivo, transitando a un minuto dal vincitore. Dietro di lui è arrivato Bettelli, mentre Johannes Schweiggl, compagno di Pallhuber, è finito giù dal podio, quarto. Quinto, e primo degli U23, Thomas Pettinà, che ha preceduto nell’ordine Luca Braidot, Antonio Corradini, Alexey Medvedev, Tiziano Carraro e Alessandro Fontana, con Silvano Janes undicesimo.
Al femminile, la trentina Elena Giacomuzzi è andata come un… treno, imponendosi in 1h36’04 e centrando il secondo successo alla “Vecia” dopo averla fatta sua nel 2000. La portacolori dell’Unione Ciclisti Caprivesi ha imposto subito il suo ritmo. E nessuna avversaria è riuscita a reggerlo. Anna Ferrari ha fatto quel che ha potuto, difendendosi egregiamente. Di più davvero non poteva fare. La vicentina, infatti, in settimana era rimasta coinvolta in un incidente durante un allenamento e a causa delle botte e delle escoriazioni ha faticato molto. E’ rimasta a lungo in seconda posizione, poi – nel corso dell’ultima discesa – il dolore al braccio le ha impedito di spingere e così è stata scavalcata dall’emiliana Mariangela Cerati. Quarta si è piazzata Antonella Incristi davanti a Sibylle Werth, Ilse Pertoll e Lorena Zocca.
Ma il week-end della “Vecia” si era già aperto ieri con 320 baby che sono saliti in “carrozza” e hanno dato vita alla Mini Ferrovia. Un vero successone per questa competizione, che ha anche uno scopo benefico (il “Trofeo Emily e Roberta” sostiene la ricerca sulle malattie dei bambini), che ha permesso ai campioncini di domani di mettersi anche loro in evidenza.
Info: www.laveciaferovia.it
Classifica Maschile:
1) Pallhuber Johann Simax Cannondale Racing Team 01:21:42.04; 2) Fruet Martino L’Arcobaleno Carraro Team 01:22:43.53; 3) Bettelli Pierluigi G.S. Scott Racing Team 01:22:48.92; 4) Schweiggl Johannes Silmax Cannondale Racing Team 01:22:52.92; 5) Pettinà Thomas Elettroveneta-Coratec 01:23:08.09; 6) Braidot Luca Gruppo Sportivo Forestale 01:23:51.72; 7) Corradini Antonio Viner Factory Team 01:24:00.12; 8) Medvedev Alexey Elettroveneta-Corratec 01:24:37.19; 9) Carraro Tiziano Team Pamini 01:24:41.57; 10) Fontana Alessandro Gruppo Sportivo Forestale 01:24:50.01
Classifica Femminile:
1) Giacomuzzi Elena Asd Unione Ciclisti Caprivesi 01:36:04.92; 2) Cerati Mariangela Team Colnago Arreghini 01:39:39.30; 3) Ferrari Anna Elettroveneta-Corratec 01:41:30.22; 4) Incristi Antonella Ki.Co.Sys.Cussigh Bike Ermetic Serr 01:44:00.71; 5) Werth Sibylle L’Arcobaleno Carraro Team 01:45:03.82; 6) Pertoll Jlse Abc Bike Club Egna 01:46:16.20; 7) Zocca Lorena L’Arcobaleno Carraro Team 01:46:45.85; 8) Selva Chiara Spezzotto Bike Team Morgantini World Asd 01:46:55.56; 9) Visani Miria Gs Surfing Shop Sport Promotion 01:47:07.55; 10) Paolazzi Claudia Asd Petrolvilla – Bergner Brau 01:47:34.70